sabato 15 marzo 2008

PROGRAMMA PDL: SECONDA MISSIONE


Il Popolo della Libertà ha reso pubblico il programma che si impegna a realizzare una volta vinte le elezioni. A differenza delle 280 pagine del programma 2006 dell'Unione, quello del PDL è chiaro e conciso: 7 , importanti, grandi, realizzabili, missioni per l'Italia.Nei prossimi giorni provvederò a pubblicare punto per punto tutte le 7 missioni.

SECONDA MISSIONE : SOSTENERE LA FAMIGLIA, DARE UN FUTURO AI GIOVANI.

meno tasse:
-totale eliminazione dell’ICI sulla prima casa, senza oneri per i comuni
introduzione graduale e progressiva del “quoziente familiare”
-abolizione delle tasse su successioni e donazioni reintrodotte da Prodi
-graduale e progressiva diminuzione della pressione fiscale sotto il 40% del PIL
-graduale e progressiva tassazione separata dei redditi da locazione
-rilevazione sul territorio dei redditi, ai fini della formazione del catasto
-rafforzamento delle misure di contrasto all’evasione fiscale gia contenute nella
legge finanziaria del governo Berlusconi

una casa per tutti:
-“piano casa” per costruire alloggi per i giovani e per le famiglie che ancora non dispongono
di una casa in proprietà, attraverso lo scambio tra proprietà dei terreni e concessioni
di edificabilità
-piano di riscatto a favore degli inquilini di alloggi pubblici
-riduzione del costo dei mutui bancari delle famiglie, rendendone conveniente la ristrutturazione
da parte delle banche
-graduale e progressiva detassazione degli investimenti in riscaldamento e difesa termica delle
abitazioni e per la costruzione nelle città di nuovi posti-auto sotterranei
-fondo pubblico di garanzia per i mutui contratti dai condomini per le opere di manutenzione e
ristrutturazione
-stabilizzazione delle norme fiscali sui lavori di ristrutturazione edilizia
-“Legge Obiettivo” per i quartieri svantaggiati e le periferie delle grandi aree metropolitane

migliori servizi sociali:
-reintroduzione del “Bonus bebè”, graduale progressiva riduzione dell’IVA sul latte,
gli alimenti e i prodotti per l’infanzia
-sostegno alle famiglie per la libertà di scelta tra scuola pubblica e privata
-assegnazione di libri di scuola gratuiti per le famiglie meno agiate, estesa fino a 18 anni
-prosecuzione del piano di investimenti in asili aziendali e sociali
-rilancio del ruolo di prevenzione e di assistenza dei consultori pubblici e privati per garantire
alternative all’aborto per la gestante in difficoltà
-graduale e progressivo aumento delle pensioni più basse, rafforzamento della previdenza
complementare e avvio sperimentale di nuove mutue sociali e sanitarie
-attuazione del piano straordinario del governo Berlusconi per le persone non autosufficienti
(disabili, anziani, malati gravi) di concerto con il mondo delle autonomie e del privato sociale
-utilizzo delle Poste Italiane per servizi sociali a domicilio
-stabilizzazione del “cinque per mille” e sua applicazione a favore di volontariato,
non-profit, terzo settore, ricerca
-revisione del sistema di assistenza sociale in base al principio di sussidiarietà,
dando un ruolo maggiore ai comuni e garantendo la libertà di scelta tra i vari
servizi offerti dal pubblico, dal privato e dal privato sociale
-riforma del libro primo del Codice Civile, per riconoscere il ruolo fondamentale
assunto nella nostra società dal “terzo settore”
-rilancio del ruolo dei prevenzione e di assistenza dei consultori pubblici e privati per
garantire alternative all’aborto per la donna in difficoltà
-esclusione di ogni ipotesi di leggi che permettano o comunque favoriscano pratiche
mediche assimilabili all’eutanasia

dare ai giovani un futuro:
-“no tax” sperimentale per le nuove iniziative imprenditoriali e professionali dei giovani
- credito d’imposta per le imprese che assumono giovani e che trasformano contratti
temporanei in contratti a tempo indeterminato
- “bonus locazioni”, per aiutare le giovani coppie e i meno abbienti a sostenere l’onere
degli affitti
- garanzie pubbliche per i “prestiti d’onore” e per il finanziamento d’avvio a favore di
giovani che iniziano la loro attività di impresa
- graduale e progressiva totalizzazione dei periodi contributivi
- ripresa in ogni settore di attività del sistema delle mutue che, con sostegno pubblico
e privato, garantiscano ai giovani assistenza sociale e sanitaria in caso di non lavoro
e di bisogno

sabato 8 marzo 2008

PROGRAMMA PDL: PRIMA MISSIONE

Il Popolo della Libertà ha reso pubblico il programma che si impegna a realizzare una volta vinte le elezioni. A differenza delle 280 pagine del programma 2006 dell'Unione, quello del PDL è chiaro e conciso: 7 , importanti, grandi, realizzabili, missioni per l'Italia.
Nei prossimi giorni provvederò a pubblicare punto per punto tutte le 7 missioni.



PRIMA MISSIONE : RILANCIARE LO SVILUPPO

un nuovo fisco per le imprese:
-detassazione di straordinari e incentivi legati a incrementi di produttività
-graduale detassazione delle “tredicesime”
-versamento IVA dovuto solo dopo il reale incasso della fattura
-rimborsi IVA in tempo commerciale, da 60 a 90 giorni
-“no tax” sperimentale per le nuove iniziative imprenditoriali e professionali dei giovani
-eliminazione di adempimenti burocratici e fiscali superflui e costosi
-riforma degli studi di settore dal “basso”
-graduale abolizione dell’IRAP, a partire dall’IRAP su perdite e costo del lavoro
-graduale riduzione dell’IVA sul turismo

infrastrutture e nuove fonti di energia:
-rifinanziamento della “Legge Obiettivo” e delle Grandi Opere, con priorità alle Pedemontane lombarda e veneta, al Ponte sullo Stretto di Messina e all’Alta Velocità ferroviaria
-rifiuti: raccolta differenziata e realizzazione dei termovalorizzatori
-rilancio del trasporto aereo, valorizzazione e sviluppo degli “HUB” di Malpensa e di Fiumicino
-partecipazione ai progetti europei di energia nucleare di ultima generazione
-incentivi alla cogenerazione e alle fonti rinnovabili: solare, geotermico, eolico, biomasse, rifiuti
-realizzazione dei rigassificatori, diversificazione degli impianti elettrici ad olio combustibile attraverso il carbone pulito
-liberalizzazione delle telecomunicazioni e diffusione universale della larga banda
-media: regole europee, pluralismo e concorrenza, passaggio alla tecnologia digitale

lavoro:
-maggiori tutele, più forti garanzie, controlli più efficaci in materia di sicurezza sul lavoro anche attraverso incentivi per le imprese
-piena occupazione e trasformazione della flessibilità d’ingresso in opportunità di stabilità del rapporto e di crescita professionale
-attuazione della Legge Biagi per incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro e realizzare più inclusione di giovani, donne, anziani e disabili
-riforma degli ammortizzatori sociali secondo i principi del “Libro bianco” di Marco Biagi
-“Borsa Lavoro” per facilitare l’incontro tra domanda e offerta

liberalizzazioni:
-liberalizzazioni dei servizi privati e pubblici per migliorare il rapporto qualità/prezzo a favore dei consumatori a partire dal carico delle bollette
-liquidazione delle società pubbliche non essenziali
-difesa dei consumatori generalizzando e rafforzando il principio di “portabilità” dei rapporti con le banche, proposto dal governo Berlusconi

sostegno al “made in Italy”:
-interventi sull’Unione Europea per ridurre la regolamentazione comunitaria, e difendere la
nostra produzione, contro la concorrenza asimmetrica che viene dall’Asia (dazi e quote),
-sperimentazione della certificazione obbligatoria del “Made in Italy”
-legge sui distretti industriali, sulle filiere produttive e sulle reti d’imprese
-sviluppo dell’agricoltura: valorizzazione del prodotto italiano, contenimento dei costi di
produzione, valorizzazione dei prodotti tipici, riduzione dei passaggi dal campo alla tavola
dei prodotti agricoli, diffusione di mercati gestiti direttamente dai produttori agricoli

riorganizzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione:
-sviluppo del piano di riorganizzazione e digitalizzazione della pubblica
amministrazione avviato dal governo Berlusconi per raggiungere i seguenti
-obiettivi: considerevoli risparmi nella costo dello Stato, accesso dei cittadini agli
uffici pubblici per via telematica, maggiore trasparenza e certezza delle procedure
-Passaggio dall’archiviazione cartacea a quella digitale

CONTRADDIZIONI DEMOCRATICHE


Il PD, il partito che corre da solo, pur alleato con Di Pietro e Radicali, inizia ad essere in balia delle prime scaramucce interne tra i soggetti che lo compongono.
Di Pietro, giustizialista per definizione, vuole addirittura privare i cittadini di ben 4 reti televisive (2Rai e 2Mediaset), mentre gli ultra-garantisti radicali vogliono, da sempre, legalizzare droghe ed eutanasia, e uno stato non laico ma addirittura ateo.Questo però contrasta anche con cattolici del PD contrari ovviamente a droga, eutanasia ed estrema laicità dello stato. Inoltre i candidati litigano tra di loro: Pannella ha iniziato l'ennesimo sciopero della sete perchè l'amico Walter è riuscito a non mantenere le promesse fatte già in campagna elettorale, un record!; inoltre i Prodiani sono in conflitto con alcuni dei nuovi candidati come Massimo Calearo che ha benedetto la caduta del governo dell'Unione.
Non dimentichiamoci che Prodi resta il presidente del PD e quanto dice Veltroni riguardo svolte e cambiamenti e chiaramente in contrasto con quanto fatto fino a ieri da Romano.
Per essere un partito che corre da solo le contraddizioni non sono certo poche; e siamo solo all'inizio..
Fortunatamente quando sarà all'opposizione la "banda Veltroni" avrà tutto il tempo per risolvere i problemi interni..