sabato 8 marzo 2008

PROGRAMMA PDL: PRIMA MISSIONE

Il Popolo della Libertà ha reso pubblico il programma che si impegna a realizzare una volta vinte le elezioni. A differenza delle 280 pagine del programma 2006 dell'Unione, quello del PDL è chiaro e conciso: 7 , importanti, grandi, realizzabili, missioni per l'Italia.
Nei prossimi giorni provvederò a pubblicare punto per punto tutte le 7 missioni.



PRIMA MISSIONE : RILANCIARE LO SVILUPPO

un nuovo fisco per le imprese:
-detassazione di straordinari e incentivi legati a incrementi di produttività
-graduale detassazione delle “tredicesime”
-versamento IVA dovuto solo dopo il reale incasso della fattura
-rimborsi IVA in tempo commerciale, da 60 a 90 giorni
-“no tax” sperimentale per le nuove iniziative imprenditoriali e professionali dei giovani
-eliminazione di adempimenti burocratici e fiscali superflui e costosi
-riforma degli studi di settore dal “basso”
-graduale abolizione dell’IRAP, a partire dall’IRAP su perdite e costo del lavoro
-graduale riduzione dell’IVA sul turismo

infrastrutture e nuove fonti di energia:
-rifinanziamento della “Legge Obiettivo” e delle Grandi Opere, con priorità alle Pedemontane lombarda e veneta, al Ponte sullo Stretto di Messina e all’Alta Velocità ferroviaria
-rifiuti: raccolta differenziata e realizzazione dei termovalorizzatori
-rilancio del trasporto aereo, valorizzazione e sviluppo degli “HUB” di Malpensa e di Fiumicino
-partecipazione ai progetti europei di energia nucleare di ultima generazione
-incentivi alla cogenerazione e alle fonti rinnovabili: solare, geotermico, eolico, biomasse, rifiuti
-realizzazione dei rigassificatori, diversificazione degli impianti elettrici ad olio combustibile attraverso il carbone pulito
-liberalizzazione delle telecomunicazioni e diffusione universale della larga banda
-media: regole europee, pluralismo e concorrenza, passaggio alla tecnologia digitale

lavoro:
-maggiori tutele, più forti garanzie, controlli più efficaci in materia di sicurezza sul lavoro anche attraverso incentivi per le imprese
-piena occupazione e trasformazione della flessibilità d’ingresso in opportunità di stabilità del rapporto e di crescita professionale
-attuazione della Legge Biagi per incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro e realizzare più inclusione di giovani, donne, anziani e disabili
-riforma degli ammortizzatori sociali secondo i principi del “Libro bianco” di Marco Biagi
-“Borsa Lavoro” per facilitare l’incontro tra domanda e offerta

liberalizzazioni:
-liberalizzazioni dei servizi privati e pubblici per migliorare il rapporto qualità/prezzo a favore dei consumatori a partire dal carico delle bollette
-liquidazione delle società pubbliche non essenziali
-difesa dei consumatori generalizzando e rafforzando il principio di “portabilità” dei rapporti con le banche, proposto dal governo Berlusconi

sostegno al “made in Italy”:
-interventi sull’Unione Europea per ridurre la regolamentazione comunitaria, e difendere la
nostra produzione, contro la concorrenza asimmetrica che viene dall’Asia (dazi e quote),
-sperimentazione della certificazione obbligatoria del “Made in Italy”
-legge sui distretti industriali, sulle filiere produttive e sulle reti d’imprese
-sviluppo dell’agricoltura: valorizzazione del prodotto italiano, contenimento dei costi di
produzione, valorizzazione dei prodotti tipici, riduzione dei passaggi dal campo alla tavola
dei prodotti agricoli, diffusione di mercati gestiti direttamente dai produttori agricoli

riorganizzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione:
-sviluppo del piano di riorganizzazione e digitalizzazione della pubblica
amministrazione avviato dal governo Berlusconi per raggiungere i seguenti
-obiettivi: considerevoli risparmi nella costo dello Stato, accesso dei cittadini agli
uffici pubblici per via telematica, maggiore trasparenza e certezza delle procedure
-Passaggio dall’archiviazione cartacea a quella digitale

2 commenti:

Anonimo ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=GQko8XIWLAg

Anonimo ha detto...

viva silvio!!!!!!!!!!!!